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Il Monte Prinzera

Si estende per circa 10 ettari sul versante occidentale del Monte Prinzera tra 540 e 724 metri di altitudine nei Comuni di Terenzo e di Fornovo Taro, nell'alta Val Sporzana (PR).
Nel 1988 la Pro Natura propose al Ministero dell'Ambiente, il Progetto di studio e riqualificazione ambientale del comprensorio Bardone-Monte Prinzera che ha portato alla realizzazione dell'oasi.
A significare l'importanza dell'area è poi intervenuta, nel 1992, l'istituzione, da parte della Regione Emilia Romagna, della Riserva Naturale Orientata.

Sotto il profilo geologico l'area ha origini vulcanica con formazioni ofiolitiche alloctone composte da rocce magmatiche e loro alterazioni con prevalenza di peridotiti e serpentini e raramente basalti. Si tratta di rocce spiccatamente basiche, povere in silicio e chimicamente ricche in ferro e magnesio e povere di fosforo, calcio sodio e potassio. Il combinarsi di questi fattori del suolo con le altre caratteristiche climatiche a ambientali e con la storia climatica dell'era quaternaria che ne ha fatto una vera e propria isola biogenetica, ha determinato nell'area un popolamento floristico ricco e vario con la concentrazione di numerose specie endemiche a ecologia e biogeografia relittuale, di grande interesse scientifico. Tra le oltre 350 specie di piante superiori sinora censite oltre 30 appartengono alle specie protette ai sensi della legge regionale con la presenza di numerosi endemismi ofiolitici, endemismi geografici e altre specie che popolano le rupi a carattere rifugiale.

La fauna trova qui un ambiente diversificato con numerosi habitat che ne favoriscono la varietà. Numerose sono le specie di insetti e di anfibi, come importante è la presenza dell'avifauna con popolazioni di un certo rilievo che tra l'altro vedono rappresentati come stanziali la pernice rossa, la poiana, lo sparviero, il gheppio e l'allocco. Tra i mammiferi lepre, scoiattolo, volpe, faina, donnola, cinghiale e capriolo.
Da non dimenticare, infine il patrimonio storico-artistico del comprensorio, che trova soprattutto nelle testimonianze dell'antico tracciato della Strada Romea di Monte Bardone, gli elementi di spicco tra cui va segnalata, in particolare, la Pieve di Bardone.

La Pro Natura Parma, che gestisce l'oasi su delega della Federazione nazionale, ha realizzato un sentiero naturalistico che si sviluppa attraverso una serie di punti di osservazione che permettono di comprendere le principali caratteristiche ambientali della zona. Inoltre, nel centro dell'antico borgo di Bardone, in Val Sporzana sono stati recuperati alcuni locali dell'ex scuola elementare per farne un Centro Ambiente. Si tratta di un centro visitatori attrezzato per attività di studio, di didattica ed educazione ambientale, dotato di archivio e videoteca, capace di ospitare gruppi e consentire attività di lezione, dibattiti, riunioni.

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