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Salviamo il Paesaggio - Relazione per l'Assemblea di Roma 2014

(di Alessandro Mortarino, coordinatore uscente)

Care Amiche e Cari Amici,

per l’ultima volta spetta a me, in qualità di coordinatore nazionale del nostro Forum, il compito di aprire i lavori assembleari attraverso una breve disanima di quanto sviluppato nel corso di questi circa 16 mesi che ci separano dall’ultimo nostro raduno del maggio 2013.

Dico “per l’ultima volta”, in quanto il mio mandato è in scadenza e questa volta siamo tutti convinti che sia ora che altri rivestano questo ruolo che in origine, nel novembre 2011, mi era stato affidato per un anno, prolungato di altri sei mesi per far coincidere la scadenza con l’assemblea bolognese dello scorso anno, quando – a sorpresa – mi fu chiesto a gran voce di offrirmi per un secondo mandato; ridendo e scherzando siamo arrivati a tre anni: tanti davvero…

In questi tre anni il nostro Forum ha assunto la sua forma più definita e mi piace pensare che oggi il nostro soggetto collettivo sia entrato nella sua fase di piena maturità. In questi mesi, dall’assemblea di Bologna, il nostro percorso ha reso ben chiaro (a tutti noi, così come al mondo esterno) il ruolo che ci siamo assunti e che diversi elementi ci consentono ora di valutare nella loro piena consapevolezza.

Per non essere prolisso e favorire una discussione molto concreta, mi voglio soffermare su alcuni punti che mi paiono il “cuore” di una identità su cui Vi chiedo di riflettere e di pronunciarVi. Alcuni elementi indubbiamente molto positivi, altri non privi di criticità.

  1. La nostra forza “numerica”. Oggi al nostro Forum nazionale aderiscono 1.013 tra associazioni, reti, comitati; abbiamo superato quota mille (e forse sarebbe ora di festeggiare questo traguardo, tutt’altro che trascurabile…) e le adesioni continuano a pervenire quotidianamente.
  2. La qualità e la capillarità della nostra informazione. Il nostro sito nazionale e la newsletter settimanale ad esso collegata sono oggi strumenti importanti e di grande penetrazione. Il sito è senza ombra di dubbio divenuto uno dei più completi archivi esistente in Italia sul tema della gestione del territorio, contiene contributi tecnici, case history, analisi, proposte: una ampia e nitida fotografia dell’Italia di oggi, a cui attingono a piene mani tutte le migliori fonti giornalistiche nazionali. Merito di questo prezioso lavoro va a Virginia Scarsi, al nucleo redazionale che si è coagulato attorno a lei in questi anni (e che è auspicabile possa ancora ampliarsi) e alle soluzioni informatiche puntualmente create e gestite da Michele Gatti, che cura anche il ricco calendario degli eventi segnalati dal nostro sito.
  3. I nostri interventi nelle Commissioni parlamentari. Tre sono state le nostre audizioni richieste nell’ultimo anno dalle Commissioni Ambiente, Agricoltura e Bilancio della Camera. Questa è una dimostrazione della percezione che gli interlocutori politici hanno del nostro Forum e credo che l’essere divenuti – in un lasso temporale così breve – un soggetto di riferimento in termini di competenze, derivi dal “metodo” che ci siamo imposti: esprimerci basandoci su dati e su valutazioni innanzitutto tecniche. Senza remore né perifrasi, abbiamo espresso nelle sedi della Camera le nostre posizioni, costruttive e critiche, esponendole di volta in volta attraverso differenti voci e volti, proprio per significare l’aspetto pluralistico del nostro Forum nazionale e l’essenza altamente democratica che ci guida nell’offrire conoscenze e competenze senza la necessità di costruire deleghe, leadership, rappresentanze.
  4. La nostra visione a sostegno di una norma nazionale che definisca la “crescita zero” in ambito urbanistico. Il documento di linee guida redatto a Cassinetta di Lugagnano all’atto della nostra assemblea fondativa e limato nel corso dei mesi, è stato offerto a tutte le forze politiche presenti in Parlamento e possiamo dire che tutti i punti da noi evidenziati sono entrati nella stesura delle molteplici proposte di legge presentate alla Commissione congiunta Ambiente/Agricoltura. Ciò non può che farci piacere, ma lo stallo attuale derivante dalle troppe e variegate proposte presentate deve oggi farci riflettere sull’opportunità di continuare ad attendere che le forze politiche giungano ad una sintesi accettabile o, al contrario, provocare una positiva accelerazione stimolata dalla presentazione di una nostra organica Proposta di Legge, pronta per l’eventuale passaggio popolare della raccolta firme.
  5. I risultati della nostra campagna di “censimento del cemento”. Questa campagna ha rappresentato la spinta primaria alla costituzione del nostro Forum nazionale e alla nascita degli oltre 150 nostri comitati locali; temevamo che non sarebbe stata accolta con favore dagli oltre 8 mila Comuni italiani e le risposte ottenute lo confermano: 231 Comuni hanno fornito schede compilate in modo apprezzabile, 187 Comuni hanno fornito schede compilate in modo parziale, 115 Comuni hanno risposto in modo negativo alle nostre sollecitazioni. Dunque le risposte ottenute sono pari appena al 6,5 % del totale dei Comuni del nostro Paese e testimoniano (a chiunque) la chiusura, la paura, la retroguardia dei nostri amministratori locali. Ma in quei Comuni che hanno fornito dati, i nostri Comitati locali hanno avuto la possibilità di aprire un confronto sugli orientamenti dei Piani di Gestione del Territorio senza remore ideologiche, comprensibile da tutta la cittadinanza, politicamente dunque molto concreto. Non vorrei apparirVi campanilista o, peggio, provinciale nel citarVi l’esempio del Comune di Asti: grazie al lavoro del nostro comitato locale e mio personale e alle mozioni presentate dai consiglieri comunali di diversi schieramenti, due anni fa tutti i candidati Sindaci dell’ultima tornata elettorale hanno “sposato” l’impegno ad effettuare il richiesto censimento e la nuova amministrazione ha mantenuto la promessa, creando un’apposita “task force” di suoi tecnici interni, a costo zero, incrociando dati urbanistici, anagrafici e di altre banche dati per fornire una scheda censuaria attendibile, reale e aggiornabile facilmente. Quei dati sono da mesi al centro di un dibattito sul futuro della città, tutt’altro che sterile e condiviso dai cittadini “normali”, cioè quel tipo di soggetto che è oggi fondamentale formare ed incontrare: questa dovrebbe essere l’azione di tutti i nostri Comitati locali e lo spirito essenziale della nostra campagna nazionale, che io continuo a ritenere centrale per tutto il nostro percorso e che ci consente di chiarire compiutamente le nostre ragioni. Nel maggio scorso oltre 4 mila Comuni italiani hanno modificato i loro assetti e credo che un sollecito censuario a tutti loro sarebbe ora doveroso e utile per comprendere se i sostenitori della “crescita zero” siano aumentati anche tra le file degli amministratori locali. Ricordo infine che sin dall’inizio ci eravamo posti il problema del “e se i Comuni non ci rispondono ?” …E ci eravamo preparati progettando un’azione a due tempi: “in caso di non risposta passeremo all’azione attraverso una nostra proposta di legge di iniziativa popolare”. Questo passo non lo abbiamo ancora fatto, come spiegavo nel punto precedente. Vi domando: è questa l’ora ?…
  6. Un’azione capillare per sostenere la “funzione” sociale di un bene. Non mi soffermo su questo punto perché alla nostra assemblea interverrà Paolo Maddalena, che ci illustrerà compiutamente il suo studio basato sull’appartenenza giuridica e storica del territorio e sulla Costituzione, in particolare la corretta applicazione dell’articolo 42. Da cui deriva la conseguenza che qualunque bene abbandonato, in virtù della cessazione della sua funzione sociale, debba ritornare nella disponibilità del soggetto che originariamente ne è proprietario e che ne aveva ceduto parte ad un singolo privato: questo soggetto altri non è che il popolo sovrano. Credo che gli studi del prof. Maddalena debbano farci riflettere a fondo sull’urgenza di un’azione “dal basso” che restituisca all’articolo 42 della nostra Costituzione il suo effettivo significato e sono dell’idea che il nostro Forum sia il soggetto più adatto per lanciare una grande sfida verso un obiettivo di enorme portata.
  7. La disponibilità finanziaria del Forum. Controcorrente, sin dall’inizio ci siamo imposti di basare tutte le nostre attività nazionali prevalentemente sulle azioni volontarie, definendo un budget annuale di spese ridotto all’osso (20 mila euro) e preoccupandoci poco di incentivare questa indispensabile raccolta di fondi, col risultato che anche nel 2013 la copertura del bilancio è stata parecchio faticosa (sul sito web potete trovare il documento approvato) e le entrate sono state inferiori alle necessità previste. Per il 2014 siamo nelle stesse condizioni – e siamo già a settembre inoltrato – occorre, quindi, che anche le grandi Organizzazioni nazionali aderenti al Forum facciano con urgenza la loro parte (gli aderenti individuali lo hanno fatto e lo stanno facendo, anche attraverso la campagna su “La buona causa”) e diano sostanza alle necessità di cassa e alle prospettive per l’anno successivo.

Concludo con una annotazione organizzativa.

La nostra assemblea nazionale deve innanzitutto definire il prossimo assetto del nostro Forum, perché è ora che io rientri nei ranghi.

Nei mesi scorsi abbiamo invitato tutti i nostri aderenti ad inviare la loro candidatura per assumere il ruolo del coordinamento e della segreteria nazionale e mi pare di avere colto l’importante disponibilità non di un singolo ma di un team, cioè il nostro comitato romano che in questi tre anni ha già dimostrato di essere costituito da persone valide, competenti, onnipresenti, ricche di energie ed entusiasmo.

Personalmente credo che questa sia la migliore soluzione per dare continuità al lavoro già avviato e, anzi, per moltiplicarne le potenzialità. Si tratterà solo di calibrare adeguatamente le responsabilità di ciascun ambito della nostra organizzazione, ora “tarata” sulla mia presenza individuale in qualità di “amorevole mamma di tutti”, per evitare di gravare sui singoli e arricchire ulteriormente il senso di un lavoro collettivo e di obiettivi unanimi: sta ora alla nostra assemblea nazionale esprimere il proprio gradimento e a ciascuno di noi l’impegno a collaborare e facilitare il passaggio di consegne.

Anche questa è una nuova sfida.

Che ci porterà, ne sono certo, al traguardo più ambito: la vera ed assoluta salvaguardia del territorio, del paesaggio, del nostro futuro…

Alessandro Mortarino
info@salviamoilpaesaggio.it

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