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In RAI le oasi della Federazione

Le oasi della Federazione sono state presentate durante la trasmissione televisiva Rai Utile, in onda sul digitale terrestre della Rai martedì 15 maggio scorso, dal segretario generale della Federazione Corrado Maria Daclon. Insieme al responsabile delle Oasi del WWF, Antonio Canu, sono state illustrate per circa 30 minuti le caratteristiche delle aree protette delle associazioni ambientaliste, la loro importanza ecologica e didattica e il loro inserimento del sistema delle aree protette nazionali, soffermandosi in particolare su alcuni esempi di oasi della Federazione Pro Natura e del WWF.

Tonnellate di amianto nell’area protetta di Valle Re

Il nucleo di Guardie Giurate Ambientali della sezione di Reggio Emilia della Federazione Nazionale Pro Natura, in collaborazione con le Guardie Ambientali di Pro Natura Bologna ha organizzato recentemente un servizio di vigilanza e controllo all’interno della vasta area protetta riconosciuta dall’Unione Europea come Sito di Interesse Comunitario (SIC) situata nelle campagne a confine tra Campegine e Reggio Emilia, al cui interno ricadono la riserva naturale di Valle Re e l’oasi della Federazione Nazionale Pro Natura di Ca’ Pegolotta.

Le guardie Ambientali hanno scoperto un ingente deposito abusivo di lastre di cemento-amianto che era stato da poco tempo nascosto nella zona. Il materiale era stato volutamente trasportato al piede di un argine, in un luogo di difficile accesso al fine di impedirne la scoperta.

La massa di amianto depositata è veramente notevole: da una prima stima si tratta di un gran numero di lastre per un peso stimabile di alcune tonnellate; tutte le lastre erano state accuratamente raccolte ed impilate, segno evidente che esse provengono da rifacimenti edilizi o sostituzioni di tetti di capannoni o stalle presenti in zona.

Si ritiene che si tratti di uno dei più importanti abbandoni di amianto scoperti negli ultimi tempi, che attesta purtroppo come la pratica dell’abbandono abusivo dei materiali inquinanti sia una piaga assai diffusa. Il nucleo di Guardie Giurate Ambientali di Pro Natura ha immediatamente denunciato il fatto al Corpo Forestale dello Stato per i provvedimenti di legge e nella speranza che i colpevoli possano essere rapidamente assicurati alla Giustizia. Ciò che sorprende è la sfrontatezza di chi ha abbandonato l’amianto, che ha scelto a tal fine proprio un area protetta, in pieno dispregio della salvaguardia della Natura.

Pochi giorni prima di questo spiacevole ritrovamento Pro Natura Bologna e Pro Natura Reggio Emilia, con le proprie guardie ambientali e volontari, avevano eseguito una importante pulizia del verde di Ca’ Pegolotta, rimuovendo rami secchi pericolanti e riaprendo sentieri didattici oramai invasi da ogni sorta di rampicante; mentre il prof. Corbetta programmava per l’autunno il nuovo reimpianto di vari alberi, Giuliano Cervi e Gabriele Benassi seguivano i lavori di sistemazione della cartellonistica.

Cinque per mille alla Federazione Nazionale Pro Natura

Dalla prossima denuncia dei redditi, gli italiani potranno scegliere di devolvere il 5 per mille dell’imposta alle organizzazioni non profit.

In fase di compilazione della denuncia dei redditi, si dovrà indicare il codice fiscale dell’ente che si intende sostenere. Nella dichiarazione ci sarà una casella in cui scegliere la categoria preferita. Nella casella delle Onlus vi chiediamo di scrivere il codice fiscale della Federazione Nazionale Pro Natura indicato qui sotto:

 

0 3 8 9 0 8 0 0 3 7 2

 

Il contribuente non dovrà sostenere nuovi oneri in quanto il 5 per mille verrà detratto dalla tassa pagata, come già avviene per l’8 per mille.

Ricordiamo che alcune delle nostre federate si sono accreditate per ricevere autonomamente il 5 per mille; quindi il presente invito è rivolto soprattutto ai componenti delle federate che non si sono accreditate e che invitiamo vivamente a far conoscere questa possibilità.

Chiedete anche ai vostri parenti e amici di sostenere Pro Natura.

 

Rifiuti di imballaggio

Raggiunti con due anni di anticipo gli obiettivi di legge per il recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio: questo il positivo risultato emerso in occasione dell’Assemblea annuale dei Consorziati CONAI, durante la quale sono stati ufficialmente presentati i risultati a preconsuntivo di recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggi in Italia per l’anno 2006.

A fronte di una produzione nazionale di oltre 12 milioni di tonnellate, il recupero complessivo nel 2006 è stato superiore agli 8 milioni di tonnellate (8.080.000), di cui il riciclo è pari a 6,8 milioni di tonnellate. Il recupero energetico è stato, invece, quasi di 1.300.000 tonnellate, il 10,4% del totale.

I risultati complessivi di riciclo (55,5%) e di recupero (66%) permettono al nostro Paese di veder già superati gli obiettivi stabiliti dal legislatore al 2008.

Significativa è stata la crescita del riciclo da raccolta differenziata urbana, che nel 2002 rappresentava il 28% del totale, mentre nel 2006 si attesta al 42%, con un incremento dei quantitativi raccolti in convenzione ANCI-CONAI dai Consorzi di filiera del 90%.

Un bilancio pluriennale più che positivo con risultati che confermano nel corso degli anni la crescita costante dell’utilizzo di materiale da riciclo: dal 1998 ad oggi le quantità recuperate sono passate da 3.571.000 tonnellate a 8.080.000 tonnellate, con un aumento del 126%.

Per informazioni: Chiara Morbidini – CONAI – tel. 02.54044264, e-mail: morbidini@conai.org.

In un volume le Oasi della Federazione

Il volume illustra il sistema delle aree protette della Federazione Nazionale Pro Natura. Nella tradizione del movimento ambientalista che fu all’origine della politica dei parchi e delle aree protette, l’associazione (erede di quel Movimento Italiano per la Protezione della Natura, fondato nel 1948) ha promosso, a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, grazie anche al sostegno del Ministero dell’Ambiente, la costituzione di un suo sistema di oasi naturali, con una particolare attenzione alle zone umide, ecosistemi tra i più rari, fragili e minacciati.

Si tratta di territori, anche di ridotte dimensioni, di particolare significato naturalistico e habitat di specie a rischio su cui si è intervenuti direttamente con azioni di tutela, conservazione e rinaturalizzazione e con un’oculata gestione scientifica capace di conservare gli equilibri dinamici della natura esistenti e, nel contempo, recuperare, agli stessi, aree degradate a causa di un precedente cattivo utilizzo.

La disponibilità di un sistema di oasi consente di farne riferimenti privilegiati nelle politiche di educazione alla conservazione della natura e di didattica naturalistica ed ecologica ed è per questo motivo che l’associazione ha definito ogni oasi come "Laboratorio di ecologia all’aperto".

Servizio civile

Per poter presentare progetti di servizio civile occorre essere accreditati, adempimento che attualmente si può svolgere un volta l’anno, nel periodo febbraio-marzo. Verificata l’esistenza dei requisiti di base (assenza di fini di lucro, area di intervento tra le previste dalla legge 64/2001, atto costitutivo risalente ad almeno tre anni fa), ci si deve domandare: possediamo i requisiti strutturali/organizzativi per gestire progetti di servizio civile?

Essi consistono nel dichiarare figure che possano svolgere ruoli ben specifici: formatore, progettista, selettore, esperto del monitoraggio. Esemplificando: il formatore di volontari deve avere un curriculum da cui risulti una esperienza triennale, con almeno 50 giornate di formazione svolte a favore di volontari e/o obiettori. Se non si possiede "in casa" questa risorsa non ci si può accreditare, oppure occorre "acquistare" il servizio da altri enti accreditati.

La normativa vi impedirà di cambiare il vostro partner prima di due anni, quindi comparate le varie offerte sui seguenti parametri: servizi o sistemi offerti e loro livello qualitativo; costi dell’adesione e costi della gestione "completa" di un volontario in servizio civile, nonché tempistica dei versamenti; possibilità di incidere sull’ente cui aderite, perché divenite soci, piuttosto che essere invece semplici usufruitori di un contratto. Maggiori informazioni si possono ottenere consultando il sito Internet del Servizio Civile Nazionale: www.serviziocivile.it.

Importante! Associazioni di Promozione Sociale e ONLUS

Come già ampiamente comunicato mediante questa Circolare, con decreto del Direttore generale del Ministero del Lavoro e della Politiche sociali in data 21 novembre 2002 la Federazione Nazionale Pro Natura è stata iscritta al Registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale con il numero 57.

Con decreto del 21 maggio 2003 anche le Associazioni aderenti alla Federazione nazionale Pro Natura sono state iscritte nel Registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale.

Successivamente, dopo un esame a campione dei relativi Statuti, alcune delle Associazioni sono state cancellate dal Registro in attesa che vengano attuate (se gli interessati lo ritengano) alcune modifiche statutarie suggerite dal Ministero stesso.

Poiché il nuovo testo della Legge nazionale sul volontariato è da tempo fermo in Parlamento, evidenziamo che in tale legge è prevista l’incompatibilità tra lo stato di Onlus e quello di Promozione Sociale.

Inoltre varie Regioni hanno inserito l’incompatibilità fra ONLUS e PROMOZIONE SOCIALE nelle rispettive leggi sul volontariato.

Invitiamo pertanto tutte le Associazioni nostre aderenti che sono "Onlus" a valutare se preferiscono mantenere lo stato di "Onlus" o quello di "Associazione di promozione sociale".

Per rinunciare allo stato di "Associazione di promozione sociale" si deve dare comunicazione scritta mediante raccomandata con ricevuta di ritorno a:

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Dipartimento per le Politiche sociali e previdenziali

Direzione generale del Volontariato

via Fornovo 8, Palazzo A

00192 Roma,

facendo riferimento al decreto di iscrizione quale organizzazione periferica della Federazione nazionale Pro Natura in data 21 maggio 2003.

Il Paesaggio agrario nella Pianura Padana

Nella prestigiosa sede della Casa Fattoriale della Partecipanza Agraria di San Matteo della Decima, nella pianura bolognese, si è tenuto lo scorso 1 dicembre il preannunciato Convegno organizzato dalla Pro Natura dell’Emilia Romagna sul tema della tutela del paesaggio rurale padano e del suo patrimonio edilizio storico.

Il convegno si è svolto nell’intera giornata ed è stato seguito da un folto pubblico che ha attentamente ascoltato le relazioni tenute da qualificati esperti di settore.

Grazie alla fattiva collaborazione con l’Istituto Regionale per i Beni culturali, è stato possibile avere un quadro organico dell’importanza storico-testimoniale dell’architettura rurale del paesaggio agrario della pianura, sapientemente illustrato dall’Arch. Marina Foschi e dal Dr. Stefano Pezzoli.

Un contributo per la definizione di un preciso metodo di catalogazione, è stato ottenuto dalla Dott. Matteucci, ricercatrice dell’Istituto Beni Culturali. L’arch. Elio Garzillo, dirigente del Ministero per i Beni Culturali, ha invece affrontato le problematiche connesse alle vigenti disposizioni in materia di tutela del paesaggio, evidenziandone i diversi aspetti anche dal punto di vista delle difficoltà della loro diretta applicazione.

L’Ing. Francesco Cetti Serbelloni, Presidente del Centro Studi per il Paesaggio Italiano, ha invece descritto gli aspetti culturali della cultura del paesaggio nell’architettura rurale della pianura padana, con particolare riferimento al territorio lombardo, illustrando anche criteri innovativi di rapporto tra modernità e storicità nella conduzione dei coltivi. Le presentazioni ed i saluti sono stati tenuti dal Prof. Francesco Corbetta, Presidente dell’organizzazione regionale Pro Natura Emilia Romagna e dall’Ing. Serra (delegato dal Presidente della Partecipanza forzatamente assente), mentre il Dott. Giuliano Cervi ha svolto le funzioni di moderatore, introducendo i diversi interventi. Un attivo dibattito con il pubblico presente, ed in particolare con i sindaci di Sala Bolognese e di San Giovanni in Persiceto, ha dimostrato l’interesse nei confronti dell’iniziativa; è prevista la pubblicazione degli atti, che saranno integrati da altri qualificati interventi. Al successo della iniziativa ha contributo il fattivo impegno di soci e dirigenti della Pro Natura Emilia-Romagna: un particolare ringraziamento a Gabriele Benassi, Vicepresidente della Federazione Nazionale Pro Natura e dirigente di Pro Natura Bologna, a Rossella Viani, segretaria di Pro Natura Reggio Emilia.

 

Piccolo Cervino, una profanazione?

Sul futuro delle Alpi incombe non solo la scomparsa (prevista per il 2100) dell’80% dei ghiacciai, ma anche un’iniziativa che risulta difficile interpretare come un segno del progresso: una piramide in vetro e acciaio alta 117 metri, una specie di Tour Eiffel che verrà costruita da un imprenditore elvetico in cima al Piccolo Cervino, 3883 metri, dove già approda in un tripudio di strutture in cemento armato la funivia che sale da Zermatt. La struttura, che raggiungerà quota 4 mila, dovrebbe essere dotata di pressurizzazione come gli aerei per evitare gli effetti indesiderati dell’alta quota.

"Sarà un nuovo simbolo della Svizzera" ha spiegato Christen Baumann, responsabile di Zermann Bergbahnen, assicurando che "di lassù si potrà godere, attraverso una piattaforma panoramica, lo scenario mozzafiato delle Alpi".

Ma come può la Confederazione Elvetica compiacersi per questa nuova, discutibile installazione ad alta quota? Pro Natura Valle d’Aosta ha preso posizione in proposito, inviando agli amministratori elvetici un documento in cui esprime contrarietà al progetto.