Benchè l’Italia, sin dal 1992, abbia proibito l’importazione, l’estrazione e la lavorazione dell’amianto ancora oggi ci coabitiamo: ospedali, treni, immobili, scuole, fabbriche.... Anche una modesta esposizione potrebbe essere pericolosa sia per i lavoratori che per le persone che l’hanno respirato nell’ambiente.
Occorre bonificare l’ambiente e occorre, prima di tutto, affrontare in modo adeguato i tanti drammi delle vittime e dei loro familiari.
Il problema dell’amianto investe pesantemente il futuro del nostro Paese: 1.000.000 sono i lavoratori esposti; 32 milioni le tonnellate presenti (di cui 8 milioni negli ambienti di lavoro), quasi 500 chilogrammi a testa!! 11.000 i nuovi casi di mesotelioma attesi nei prossimi 10 anni; 300.000 i lavoratori che hanno chiesto il riconoscimento di avvenuta esposizione lavorativa (più di 10 anni di contatto con l’amianto); 4000 morti ogni anno da collegarsi a questa fibra killer devono farci riflettere. E’ per questo che "Medicina democratica", movimento di lotta per la salute, ha indetto una raccolta firme per sollecitare il Parlamento ad una rapida discussione ed approvazione della proposta di legge "Disposizioni a favore dei lavoratori e dei cittadini esposti ed ex esposti all’amianto e dei loro famigliari".
Ecco alcuni dei punti più significativi del disegno di legge:
- persone a rischio sono considerate anche coloro che, pur non manipolando l’amianto, ne vengono a contatto per motivi abitativi, familiari o ambientali;
- istituzioni di un Fondo nazionale per la bonifica;
- attivazione dell’opera di bonifica su tutto il territorio nazionale e agevolazioni per l’eliminazione dell’amianto dagli edifici;
- modalità di smaltimento dei rifiuti contenenti amianto;
- realizzazione del Fondo nazionale vittime dell’amianto;
- assicurare agli esposti ed ex esposti amianto gratuitamente attraverso le ASL forme di monitoraggio, di sorveglianza sanitaria e diagnosi precoce per rendere più efficace l’intervento terapeutico;
- estensione dei benefici previdenziali ai soggetti esposti od ex esposti anche per un periodo inferiore ai 10 anni e riapertura con scadenza 31/12/2006 dei termini per il riconoscimento dei benefici previdenziali;
- assistenza legale gratuita agli affetti da malattie causate dall’esposizione all’amianto.
Come sottoscrivere la petizione:
- inviando un messaggio all’indirizzo e-mail petizione@medicinademocratica.org indicando nome, cognome e indirizzo di residenza e riportando "sottoscrivo la petizione ai presidenti di Camera e Senato"
- attraverso il sito www.medicinademocratica.org